Trumph. Imprenditore pittoresco e showman televisivo, sarà lo sfidante per la corsa alla casa bianca dei Repubblicani. In una convention surreale, il buon Donald si appresterà ad ottenere quello che alla vigilia delle primarie non avrebbe mai pensato di poter ottenere: il pass per candidarsi come unico sfidante di Hillary Clinton. Non ci saranno Roomney, Cain, Bush e tutto l’establishment dei Repubblicani che, per questo giro, hanno preferito non coprirsi di ulteriore imbarazzo per quello che è stato definito “Il peggior candidato repubblicano di sempre”.
Difatti alla vigilia delle primarie lo stesso Trumph puntava al 10%-12%. Non aveva assolutamente intenzione di voler fare il presidente degli Stati Uniti d’America. Tutt’altro. La sua era una candidatura di protesta e puntava ad un onorevole secondo posto. Il risultato di questa campagna per le primarie ha stupito tutti, lui stesso in primis. In un video apparso su The Guardian emerge la realtà di un candidato presidente dei Repubblicani che si è ritrovato a dover affrontare una sfida, forse più grande delle sue stesse aspettative.
Trumph è il candidato che ha più imbarazzato i repubblicani per le sue idee. Giusto per citarne qualcuna: chiusura completa delle frontiere ai musulmani, chiusura di internet per evitare che gli americani si arruolino nelle fila dell’ Isis, il muro tra Usa e Messico.
Ma non è solo questo a creare imbarazzo. Anche le sue affermazioni contro Hillary Clinton che hanno ben poco di politico.
“Se Hillary Clinton non riesce nemmeno a soddisfare il suo uomo, cosa le fa pensare di poter soddisfare l’America?” ha detto in campagna elettorale.
Con Obama, ha addirittura messo in dubbio la sua nazionalità americana. “Una ‘fonte estremamente credibile’ ha chiamato il mio ufficio per dirmi che il certificato di nascita di Barack Obama è falso.”
E quando si è imbattuto in temi di carattere mondiale, ha preso delle gaffe clamorose. Per lui infatti quella del surriscaldamento globale è “una stronzata che deve essere fermata, il pianeta sta congelando, le temperature sono ai minimi storici.
Insomma, una gaffe dietro l’altra che sarà ricordata come una pagina imbarazzante dei repubblicani. L’America è anche questa. E se dovesse vincere davvero, cosa succederebbe nella politica prima potenza economica mondiale?. I Repubblicani non vogliono nemmeno porsi il problema. Forse, a malincuore, vincesse Hillary, anche per loro sarebbe una gran cosa.