Malelingue. Anche lo zen se ne occupa e aiuta a riflettere. Questa settimana proponiamo una parabola che induca a riflettere sulle critiche che spesso ci vengono fatte. Da diversi punti di vista, la storia seguente ci fa comprendere come, qualsiasi cosa si faccia, non si è immuni dal prendersi critiche. In modo sottile ed elegante l’autore della parabola ci lascia un messaggio: “qualsiasi cosa facciamo, purché consapevoli della scelta che si pone in essere, non deve spaventarci. Sarà comunque sottoposta a critiche”. Se poi siano costruttive o meno, sta all’essere umano comprenderlo e capirlo. Tutto il resto fa parte dell’esterno che non deve intaccare le nostre scelte, le nostre opinioni ed il nostro vivere quotidiano.
L’asino, la famiglia e le malelingue!
C’era una volta una famiglia composta da tre persone: una madre, un padre ed un figlio di 12 anni. con Insieme, decisero di viaggiare, di lavorare e di conoscere il mondo. Partirono tutti e tre con il loro asino.
Arrivati nel primo paese, la gente commentava: “Guardate quel ragazzo quanto è maleducato. Lui sull’asino e i poveri genitori, già anziani, che lo tirano”. La moglie disse a suo marito: “Non permettiamo che la gente parli male di nostro figlio. Sali tu sull’asino” Il marito la ascoltò e salì sull’asino.
Nel secondo paese, la gente mormorava: “Guardate che svergognato quel tipo. Lascia che il ragazzo e la povera moglie tirino l’asino, mentre lui vi sta comodamente in groppa”. Il marito così chiese alla moglie di salire mentre lui ed il figlio tiravano l’asino.
Anche nel terzo paese, il solito mormorio. “Pover’uomo! – si disse – dopo aver lavorato tutto il giorno, lascia che la moglie salga sull’asino. e povero figlio. chissà cosa gli spetta, con una madre del genere!”. Sconfortati, decisero di salire tutte sull’asino e continuare la loro vacanza.
Arrivati al paese successivo, ascoltarono cosa diceva la gente del paese: “Sono delle bestie, più bestie dell’asino che li porta. gli spaccheranno la schiena!”. Seccati dalle critiche, decisero di scendere tutti e camminare insieme all’asino.
Ma le critiche non erano terminate. Arrivati al terzo paese udirono delle persone ridere tra loro: “Guardate quei tre idioti; camminano, anche se hanno un asino che potrebbe portarli!”