Sondaggi elettorali. Dopo il terremoto che ha colpito il Partito Democratico l’Istituto Piepoli ha condotto un sondaggio sulle intenzioni di voto alla camera dei deputati. Il risultato è che, ad oggi, nessuna coalizione raggiungerebbe il 40 per cento dei consensi e quindi ci sarebbe ingovernabilità. Stessa situazione di qualche anno fa, quando ci fu una ripartizione in tre tronconi dell’elettorato. Una situazione simile quindi non garantirebbe a nessuna forza politica di poter indicare il premier e né di governare. Si rimescolerebbero solo le carte ma la situazione resterebbe immutata.
I sondaggi dell’Istituto Piepoli
Leggendo con attenzione i sondaggi, si nota come il partito democratico perda circa il 2 per cento dalla scissione. Meno di quello che si poteva prospettare alla vigilia. Ma, si sa, i sondaggi possono essere smentiti in qualsiasi momento. La nuova area di Sinistra che contiene democratici progressisti, campo progressista e sinistra italiana “pesa” l’8 per cento. Il totale un centrosinistra in coalizione otterrebbe il 38 per cento.
Più frastagliata la situazione nel centro destra. Lega Nord è sempre il primo partito al 12,5 per cento seguito da Forza Italia con l’11 per cento. Tuttavia non è ancora sceso in campo Berlusconi che, secondo alcuni analisiti, potrebbe valere un “+ 5%”. NCD UDC (che l’Isituto Piepoli inserisce nel centro destra”, otterrebbero il 3 per cento. Al 4,5 per cento Fratelli D’Italia. In totale la coalizione otterrebbe il 32 per cento.
Ed il Movimento 5 Stelle? Il Movimento di Beppe Grillo è in ascesa. Dal 25/26 per cento è risalita al 28 per cento. Pesa ancora la questione di Roma che ha visto indagata Virginia Raggi. Tuttavia l’iniziativa sui vitalizi sta portando qualche risultato.
Risultato di questo sondaggio? Ancora una volta non ci sarà governabilità.