Politica economica europea. Dopo oltre 10 anni di crisi, il vecchio continente sembra sulla strada del recupero. I dati economici ci dicono che nel 2016 l’Europa è cresciuta del 1,7 per cento. 0,1 punti percentuali in più degli Stati Uniti. Un dato incoraggiante che si somma agli altri indicatori positivi dell’Unione Europea ma soprattutto dei paesi che compongono l’Eurozona. Crescono i consumi, la fiducia nelle imprese e l’occupazione. In tutte le nazioni europee, a parte l’Italia, tutte le altre nazioni crescono ad ritmo importante. Ma gli analisti sembrano preoccupati. Perchè?
Il problema dell’Europa sono i politici
Nel 2017 ci appassioneremo alle varie elezioni francesi, tedesche, olandesi e, forse italiane. Daremo anche uno sguardo alle vicende della Grecia. Tutto questo secondo gli analisti crea un clima di incertezza che frena i mercati.
C’è preoccupazione in Francia dove, Marine Le Pen, potrebbe vincere anche al secondo turno sulla scorta di un effetto Trump. Stesso problema in Olanda dove si stanno affermando partiti populisti come il Partito per la libertà (Pvv) guidato da Geert Wilders, leader di un movimento islamofobo e anti-europeo. Le sue probabilità di vittoria sono buone nonostante ci siano tutti i partiti moderati a remare contro. Se si dovesse materializzare una valanga populista, la stabilità dell’Unione Europea sarebbe messa a dura prova. Una conseguenza che avrebbe notevoli ripercussioni sul mercato dell’Europa e soprattutto dell’Eurozona. Quest’ultima sarebbe la prima a subirne le conseguenze.
Si assisterà alle elezioni tedesche quasi come si assiste ad una partita di calcio, anche perchè non è assolutamente in discussione la spinta verso un’Europa unita sia di Schultz che della Merkel. Per evitare di alimentare spinte populiste, si guarda con interesse anche all’Italia. Il Movimento 5 Stelle, non è altro che un partito che ha cavalcato l’onda emotiva del popolo. E se il governo andasse agli adepti della “Casaleggio e Associati”, si teme per le ripercussioni in Europa.
Il problema del vecchio continente è quindi la politica ed i politici. Come non essere d’accordo. Alla luce anche dei risultati economici incoraggianti.
