Parabola Zen. Nelle pagine del blog, questa settimana proponiamo una parabola zen che aiuta a riflettere sull’altruismo sulla propria natura e sulla propria reputazione. E’ uno scritto che serve a comprendere come bisogna rimanere sé stessi nonostante le circostanze non sono propizie.

In questa storia, protagonisti sono un maestro ed il suo discepolo. L’insegnamento che ne viene fuori illumina la mente ed il cuore dell’allievo. Una riflessione profonda che se assimilata ci fa capire come la nostra natura influisce sulla nostra coscienza e sulla nostra reputazioni

Il potere dell’Amore

Un maestro zen vide uno scorpione annegare e decise di tirarlo fuori dall’acqua. Quando lo fece, lo scorpione lo punse. Per l’effetto del dolore, il maestro zen lasciò l’animale, che di nuovo cadde nell’acqua in procinto di annegare. Il maestro tentò di tirarlo fuori nuovamente e l’animale lo punse ancora.
Un giovane discepolo che era lì, gli si avvicinò e gli disse:

“Mi scusi maestro, ma perché continuate? Non capite che ogni volta che provate a tirarlo fuori dall’acqua vi punge?”

Il maestro rispose:

“La natura dello scorpione è di pungere e questo non cambierà la mia, che è di aiutare.”

Allora, il maestro rifletté e con l’aiuto di una foglia, tirò fuori lo scorpione dell’acqua e gli salvò la vita, poi rivolgendosi al suo giovane discepolo, continuò:

“Non cambiare la tua natura se qualcuno ti fa del male, prendi solo delle precauzioni. Perché, gli uomini sono quasi sempre ingrati del beneficio che gli stai facendo, ma questo non è un motivo per smettere di fare del bene, di abbandonare l’amore che vive in te. Gli uni perseguono la felicità, gli altri la creano. Preoccupati più della tua coscienza che della tua reputazione. Perché la tua coscienza è quello che sei, e la tua reputazione è ciò che gli altri pensano di te.”