Expo. Punto e a capo. Finalmente nella legge di bilancio si è risolta la questione della liquidazione dell’Expo e l’avvio dei lavori del campus dell’Università Statale di Milano. I fondi sono stati stanziati ed ora manca solo un passaggio burocratico per consentire alla società Arexpo di appaltare i lavori per avviare i lavori per dare un futuro all’aerea che ha accolto milioni di persone per l’Expo 2015.

Tutto si potrebbe risolvere con il decreto milleproroghe per creare un iter più veloce nel rendere autonoma la società di cui il governo detiene il 39% delle quote.

Le prime gare appaltate saranno quelle del centro ricerca Human Technopole. Ad inizio 2017 arriveranno ben 30 ricercatori che inizieranno la loro attività da subito. Intanto si sta insediando il comitato scientifico del dipartimento presieduto da Stefano Paleari che terrà a giorni la prima assemblea.

Una delle questioni da risolvere è quella relativa alle assunzioni. Aerexpo vorrebbe essere consderata una startup per avere meno obblighi di concorsi ed eventuali incompatibilità. In questo modo potrebbe assumere 64 persone tra ingegneri, progettisti e personale vario.

Ma quanti soldi saranno investiti nell’ex area expo?

9,2 milioni da parte del governo per la liquidazione (per un fabbisogno complessivo di 23 milioni, versati in quota parte da tutti i soci tra cui Comune di Milano e Regione Lombardia);

8 milioni per l’avvio dei lavori del campus dell’università Statale di Milano.

50 milioni con l’ingresso del ministero dell’economia e delle finanze.

Una bella cifra per poter avviare immediatamente i lavori. Risolti i problemi burocratici ovviamente.

Entro fine anno bisogna anche risolvere il problema del commissario liquidatore dell’Expo Gianni Confalonieri che è anche responsabile delle relazioni istituzionali del Comune di Milano. Circolano già i primi nomi.

L’Albero della Vita potrà illuminare di nuovo il futuro del paese. Esso diventerà il centro di un polo di ricerca che, nei prossimi anni, sarà uno dei migliori in tutta Europa.