Il movimento cinque stelle continua a mietere vittime illustri. Da fenomeno social è diventato l’incubo del Partito Democratico e del Centro Destra. I sondaggi corrono e la legge elettorale, tanto contestata in passato dagli ex grillini , ma tanto amata oggi, darebbe un netto vantaggio a Di Maio e Company.
Renzi sta pensando ad una exit strategy per rilanciare il Partito Democratico ma, il timore è che il Movimento cinque stelle sia l’incubo fisso di un premier che solo qualche mese fa godeva di notevole popolarità dato l’impatto riformatore che ha avuto ne suoi primi mesi di governo. L’opposizione interna al partito incalza e Renzi sta pensando a cambiare qualcosa nella sua strategia. L’alleanza con Alfano e Verdini sta dilaniando un partito che qualche mese fa, nei sondaggi era al primo posto dei sondaggi con una vista particolare alle prossime elezioni politiche del 2018. Anche sulla data nulla è certo. L’azzardo di Renzi è stato politicizzare il referendum sull’autunno. Qualche mese fa nessuno lo avrebbe messo in discussione visto che per la prima volta si eliminerano i senatori. Oggi con il referendum su se stesso, Renzi ha difatti acuito lo scontro politico elettorale col movimento cinque stelle.
Ma se il Pd non se la passa bene, il centro destra brancola nel buio. Fittiani, Verdiani, Alfaniani, Berlusconiani, Meloniani, Salviniani e chi più ne ha più ne metta non sono certo un problema per il movimento cinque stelle che piuttosto sta puntando la sua sfida contro Renzi ed il suo establishment. Berlusconi, fresco di intervento, sembra non avere la più pallida idea di come ristrutturare il centro destra o forse ha capito che serve un leader giovane e innovativo che, ad oggi, nel centro destra non c’è. Problematico sarebbe ricompattare la truppa ma, i problemi sorgerebbero, un secondo dopo un’eventuale vittoria. Ma al momento si sta cercando di trovare un’identità visto che il centro destra è schiacciato tra movimento cinque stelle (che drena voti proprio dall’ex area berlusconiana), ed il Partito democratico di Renzi.