Brexit. Bruxelles – Londra. Primo round. Non sono state avviate le trattative e già inizia la diatriba diplomatica. Il Regno Unito non è ancora fuori dall’Europa e quindi qualsiasi impegno si assuma in questi mesi, secondo i tecnocratici della Commissione Europea, devono essere onorati. Di tutt’altro avviso da Londra. La camera dei Lord afferma che, non essendo più parte dell’Europa, la Gran Bretagna non deve nulla si suoi ex alleati. Insomma la faccenda inizia a diventare complessa.
Bruxelles – Londra: chi la spunterà?
Siamo agli inizi, alle prime battute e già “volano gli stracci”. Nelle scorse settimane, la camera dei Lords, ha rimandato alla camera dei comuni la legge sulla Brexit. Si è affermato il principio secondo cui, il negoziato con l’Unione Europea non debba portare nessun onere nelle casse del Regno Unito. Tutto questo a costo di rovinare le relazioni diplomatiche con Bruxelles. Non ci sarebbe, secondo i Lords, nessun obbligo giuridico per onorare gli impegni.
Facile a dirsi, molto meno che a farsi. La Commissione Europea ha, da tempo, fatto sapere che gli impegni sul bilancio europeo, per la Gran Bretagna, oscillano tra i 50 e i 60 miliardi di euro. Inoltre, proprio i commissari, vogliono che il primo punto del dibattito per la Brexit, sia proprio quello economico.
Ma sul tavolo la questione è grossa. Ci sono tutti i capitoli del bilancio interessati, i progetti, l’Università, i dipendenti britannici nelle istituzioni europea. Insomma il dibattito non è facile. Ma da Londra fanno sapere che vuole uscire dall’Europa ma conservando pezzi di “privilegi”. Cosa che, a Bruxelles, non vogliono assolutamente concedere. Tanto più che, a quanto affermano i Lords, non si vogliano onorare i capitoli del bilancio, già approvato anche dalla Gran Bretagna. Si prevede quindi una “Long hard Brexit”.
Il dibattito è appena iniziato e già se ne prevedono delle belle.